Nel vostro vagabondare in Sardegna non può mancare una sosta al poggio ridente che è il colle di San Pasquale, con la sua chiesa austera, raccolta, silenziosa, piccola abbazia che ben concilia una vita eremitica. Proprio questa chiesa dal sapore monastico, posta in mezzo al verde smeraldo, maculato di rocce granitiche, capace di sfidare il vento più impetuoso, custodisce e venera, primo luogo in Italia, la prodigiosa immagine della Madonna che scioglie i nodi (cm. 180×120), da sempre cara a Papa Francesco, opera del maestro pittore Sandro Allegretti di Ponteranica (1938-2014). Da qui si gode della visione dell’arcipelago, fino a giungere alle falese, i costoni calcarei, della vicina Bonifacio. Sempre in direzione Santa Teresa di Gallura, si incontra il gradevole borgo marinaro di Porto Pozzo, dal sapore peschereccio, con la sua insenatura tra le più grandi della Sardegna, detta Baia di Ulisse, orlata dalla penisola di Coluccia con la sua Azienda agricola Biru e l’Osservatorio naturalistico per lo studio e la conservazione della biodiversità presenti negli habitat terrestri, costieri e marini dell’isola stessa, nonché dalle pregiate ville della Baia dei Lestrigoni, della Conca verde e della Valle dell’erica. Qui la credenza mitologica sembra collocare la presenza dei Lestrigoni, giganti antropofagi che distrussero la flotta di Ulisse e uccisero tutti gli uomini, eccetto quelli della sua nave, rimasta fuori dalla baia. Da qui, proseguendo il suo viaggio, approdò nell’isola di Eèa dove incontrò l’affascinante e seducente maga Circe: «E su l’isola Eèa sorgemmo, / dove Circe, diva terribile, / dal crespo Crine e dal dolce canto, / avea soggiorno» (Odissea Libro X, vv. 135-137).
La chiesetta di Porto Pozzo

Nel centro di Porto Pozzo in bella mostra sulla strada principale, introdotta da accogliente piazzetta, assai utile per le celebrazioni liturgiche nei mesi estivi, è collocata la gradevole chiesetta, dedicata all’apostolo San Tommaso, costruita nei primi anni trenta del secolo scorso su terreno dono della famiglia Tommaso Mannoni. Anche qui si venera la prodigiosa Immagine della Madonna che scioglie i nodi. Unita a questa, di dimensioni più grandi, si trova la Cappella detta ″Piccola Sistina″, perché vuol richiamare la bellezza pittorica della grande e imponente Cappella Sistina in Vaticano, voluta dal papa Sisto IV della Rovere, dove sono custoditi i capolavori assoluti di quel periodo dell’arte figurativa detto Rinascimento. Incuriosito da questo appellativo, il visitatore entra cautamente e d’improvviso è abbagliato come da visione che, come per la Sistina vaticana, in modo impercettibile suscita incanto e stupore. L’atmosfera è sacra: qui si tace, si ammira e lo spirito si ristora contemplando l’opera dal maestro pittore Michel Gardey.
IL MAESTRO PITTORE MICHEL GARDEY :


IL PARROCO DON LUIGI IANNONE :


LE OPERE ALL’INTERNO DELLA CHIESA :








